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L’ARTE CONTEMPORANEA INCONTRA L’ECCELLENZA IN PIEMONTE
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Art for Excellence, rassegna d'arte contemporanea

OLIO ROI: GIOCARE CON LA VENA ARTISTICA. | ARTFOREXCELLENCE

L’artista Radu Dragomirescu, abbinato ad Olio Roi, rappresenta un’opera composita, pittura più installazione, in cui il protagonista è l’ulivo, pianta dai forti riferimenti simbolici, dipinto a grafite su tela, esalta il rapporto fra uomo e natura. La raffinatezza del segno e la forte capacità concettuale dell’artista rumeno si sposano perfettamente con l’alta qualità della produzione dell’azienda, considerata uno dei migliori oleifici italiani.

Paolo Boeri, ‘handshaker’ di Olio Roi -come si definisce-, ci racconta come si può giocare con l’arte di fare impresa.

Art For Excellence: Come inizia la sua impresa?
Paolo Boeri: “Roi” è il soprannome storico di un ramo della mia famiglia, che si occupa di olio da quattro generazioni. Ma se devo identificare un episodio, posso raccontare di quando mio papà, durante una festa, fa assaggiare il nostro olio ad un ragazzo tedesco. Quest’ultimo lo invita in germania per proporre il suo prodotto, e in poco tempo mio padre riesce a sviluppare la commercializzazione dell’olio extravergine di oliva oltre confine. Culmine di questa avventura la partecipazione al NUGA di Colonia, una manifestazione food elegantissima.
Quello che mi ricordo è che mio padre riuscì a partecipare compiendo una vera e propria impresa. Non avevamo ancora gli strumenti e le possibilità di oggi in termini di comunicazione e di allestimento, di notte lui partì dalla valle argentina alla volta di colonia con un furgone carico di materiale di scarto per allestire il nostro stand. Il giorno dopo lasciò tutti stupiti per la genuinità del suo allestimento, in stile italiano, in quel contesto elegante vinse con la qualità del prodotto e la genuinità dell’approccio.

AFE: Quale può essere la vostra missione?
PB: Fare grande il nome dell’oliva taggiasca. L’oliva tipica della valle argentina, così detta dalle foglie dell’ulivo, argentate. Siamo un territorio meraviglioso, una comunità piccola ma che può fare molto in termini di qualità del prodotto. L’idea della mia famiglia è quella di diffondere il nome dell’oliva taggiasca insieme alla rete degli altri produttori, lavorando di comune accordo sulle differenze che fanno la forza del nostro territorio.

AFE: Esiste una firma di Roi?
PB: Certamente, diciamo che Roi è riconoscibile perchè è un marchio giocoso. Non ci siamo mai presi troppo sul serio, si doveva capire già dal fatto che mio padre utilizzò come quartier generale della Roi Deutch un ex fortino tedesco occupato. Un esempio ancora più recente è stata l’ultima edizione di TuttoFood a Milano dove il nostro stand era il foier di un teatro in cui il pubblico erano i clienti e i protagonisti i nostri prodotti. Abbiamo poi realizzato uno spettacolo con alcuni bartender che hanno realizzato cocktail a base di olio.
Tutto concluso con delle birre a base di foglie di ulivo.

AFE: Cosa vi ha convinto ad entrare in Art for Excellence?
PB: Il fatto dell’essere giocosi e cercare la nostra vena artistica. Siamo convinti che esiste un nutrimento fisico, quello del cibo, al quale l’olio si aggiunge come elemento importante e di valore. Ed esiste un nutrimento artistico che va coltivato, anche con il nostro voler giocare, va alimentato anche con l’unione di elementi che apparentemente potrebbero non centrare nulla, come l’arte e l’azienda. Da tutto può nascere qualcosa.