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L’ARTE CONTEMPORANEA INCONTRA L’ECCELLENZA IN PIEMONTE
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PAOLO ALBERTELLI E MARIAGRAZIA ABBALDO

per Mazzetti

Paolo Albertelli, nasce a Torino nel 1966, città dove vive e lavora.

Laureato in Architettura al Politecnico di Torino, si forma artisticamente negli atelier torinesi di arte povera dove dal 1992 al 1997, collabora nella realizzazione di lavori in studio e nell’allestimento di mostre di artisti come Gilberto Zorio, Marco Gastini, Luigi Mainolfi e con l’artista napoletano Sergio Fermariello. Il suo rapporto professionale con paesaggisti quali Paolo Peyrone e Anna Peyron, specializzati nello studio e nella realizzazione di parchi e giardini, arricchisce il suo interesse per gli elementi naturali, e la scultura nel paesaggio.

Mariagrazia Abbaldo nasce a Nizza Monferrato nel 1964.

Laureata in Architettura al Politecnico di Torino, inizia la sua formazione artistica diplomandosi all’Istituto D’Arte Jona Ottolenghi di Acqui Terme, lavora dal 1989 al 1999 con l’Arch. Elio Luzi, un grande maestro con il quale ha potuto indagare con passione il rapporto tra architettura e scultura. Ha condotto la propria ricerca artistica anche presso laboratori di restauro e incisione di Torino e presso l’atelier dell’artista Dudi D’Agostini. Ha collaborato ed esposto con l’artista Nella Caffaratti i propri lavori di incisione.

Nel 1997 gli artisti iniziano una stretta collaborazione che nel 2003 si formalizza con la costituzione dello Studio C&C, un luogo di produzione e di ricerca artistica che negli ultimi vent’anni ha coinvolto con entusiasmo una moltitudine di collaboratori dalle competenze diverse promuovendo la comunicazione del proprio lavoro con la costituzione del progetto CameraChiara: spazio espositivo, laboratorio fisico e ideale di sperimentazione e ricerca per l’arte contemporanea, ospita i lavori di Paolo e Mariagrazia, ma espone anche le opere di artisti con i quali essi hanno intrecciato una fruttuosa collaborazione. Vuole essere per tutti uno strumento di lavoro, grazie al quale nuovi dialoghi prendono vita.

Risalgono alla fine degli anni ‘90 i primi progetti di architettura e scultura legati al tema dell’acqua.

Le fontane divengono progetti architettonici e opere scultoree che, lavorate con materiali e tecniche diverse, trovano collocazione in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero.

É del 2006 la prima opera in taglio laser su acciaio inox, posizionata appunto sulla fontana pubblica realizzata a Casale Monferrato, fu Mariagrazia a insistere con una disinvoltura forse più da architetto che da scultore o forse ancora più da ricamatrice per utilizzare questa tecnica industriale che così poco aveva a che fare con le tecniche artistiche tradizionali. Il lavoro consisteva nella rappresentazione di un grande volo d’uccelli realizzato tagliando al laser più elementi di acciaio inox saldati in opera. In questo primo lavoro dalle linee ancora relativamente grezze rispetto alle opere attualmente realizzate da C&C, è già pienamente espresso il potenziale di quella tecnica che associata a una approfondita ricerca sul disegno consente al laser di sostituirsi alla matita.

Paolo e Mariagrazia sperimentano il taglio laser utilizzando metalli diversi, in particolare il CORTEN, un particolare tipo di acciaio brevettato nel 1933, caratterizzato da un’elevata resistenza meccanica, un’alta resistenza alla corrosione, dovuta alla percentuale di rame presente nella lega e da una patina di ossidazione che può conferire alle sculture una colorazione suggestiva.

Nel 2009 Paolo decide di occuparsi prevalentemente di scultura con il progetto “Profili” dove l’uomo è l’ultimo confine della terra. Profili raggruppa cicli di opere monotematici, primo dei quali “Montagne”.

Il fascino delle Alpi, la passione personale di Paolo, portata avanti sin da bambino grazie alle esperienze vissute con il padre, guida di montagna, la particolare sensibilità degli artisti nel cogliere dettagli macro e micro di quell’ambiente maestoso e austero, permettono di plasmare le immagini di noti fotografi ottenendo una nuova tridimensionalità.

Le opere realizzate per il ciclo ‘Montagne’, sono state più volte esposte in gallerie, spesso accostate agli originali fotografici da cui prendono ispirazione, dove hanno trovato positivo riscontro di pubblico e critica, alcune di queste sono permanentemente esposte al Messner Mountain Museum di Bolzano e al Museo della Montagna di Torino.

Oltre al tema della montagna, vengono di seguito sviluppati altri temi ispirati a passioni personali e sempre relativi al paesaggio: sculture rappresentanti il gioco dell’hockey ed in particolare del pond hockey, pezzi dedicati al mare e in particolare alla vela; prendono così il via una serie di bellissime collaborazioni nonché rapporti di amicizia con fotografi di fama internazionale.

Nel 2014 Il progetto Profili si arricchisce di un nuovo ciclo di opere “Paesaggio Disegnato”.

Si tratta della realizzazione di lavori dedicati al racconto dei paesaggi vitivinicoli piemontesi, recentemente iscritti a patrimonio alla World Heritage List dell’UNESCO, il patrimonio artistico e ambientale dell’umanità.

É ancora con un tema legato al vissuto, a intime conoscenze e al fascino di un segno fortemente grafico diffuso sul territorio che dà l’occasione ad un lavoro maturo di esprimersi in una nuova libertà. “Ho percorso migliaia di chilometri tra quei filari, erano pareti costruite da mio padre insieme alla natura e proiettavano ombre magiche sulla mia faccia”.

Con questo progetto gli artisti vogliono partecipare all’importante lavoro di valorizzare del patrimonio culturale dei territori del vino piemontesi in collaborazione con gli attori attivi sul territorio, riferendosi all’idea di funzione dell’arte quale speciale strumento di comunicazione

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